FeLV o Leucemia Felina
La FeLV è causata da un virus, considerato molto simile all'HIV umano. Diversamente da quest’ultimo però, si trasmette attraverso il contatto con la saliva o le secrezioni nasali di un gatto infetto. Si tratta di una forma di cancro dei linfociti, cellule presenti nel sangue.
Se il sistema immunitario del gatto non riesce a contrastare il virus, la malattia può rivelarsi letale. Il virus indebolisce il sistema immunitario, rendendo il gatto maggiormente esposto ad altre malattie.
Sintomi
I sintomi causati dalla FeLV possono essere molti:
- Perdita di peso o anoressia
- Infezioni della pelle, della vescica o del tratto respiratorio
- Cattivo stato del pelo, lesioni della pella, scarsa igiene
- Linfonodi ingrossati o malattie orali ( come stomatite o gengivite )
- Convulsioni
- Febbre
- Costipazione o diarrea
- Malattie batteriche e virali ricorrenti
Trasmissione
La trasmissione avviene alla nascita o durante l’allattamento, nel caso la mamma dei cuccioli sia infetta, oppure tramite contatto del gatto con salive e mucose nasali di gatti infetti, ad esempio durante il gioco o la lotta. È anche possibile contrarlo per contatto indiretto attraverso la lettiera e la ciotola del cibo o dell’acqua.
La sopravvivenza del virus all’aria non è conosciuta con certezza, in quanto non esistono studi certi in merito. Quindi per sicurezza è sempre meglio attendere alcuni giorni prima di permettere ad un gatto sano l’accesso ad un luogo in cui è stato un gatto positivo, o procedere a disinfettare con alcol 70% o igienizzanti. L’utilizzo dell’acqua bollente è anch’esso efficace.
La FeLV non può essere trasmessa a umani o cani. Il suo accomunamento all’HIV non implica alcuna mutuabilità tra i due virus.
Il 35% dei gatti presenta anticorpi contro la FeLV, il che significa che essi sono entrati in contatto con il virus, mentre sono lo 0,5% quelli che presentano la malattia permanentemente, ovvero la condizione in cui il sistema immunitario non è riuscito a debellare il virus. È infatti possibile che in seguito all’infezione, le difese immunitarie del gatto riescano a prevalere sul virus e portare l’organismo all’immunità. In altri casi invece il virus viene neutralizzato ma il gatto rimane portatore sano. Quindi pur non avendo alcun sintomo, esso è in grado di infettare altri gatti.
L’età in cui il rischio di non riuscire a contrastare il virus è maggiore è nei piccoli con meno di 4 mesi mentre la massima resistenza si raggiunge dopo gli 8 mesi. È quindi consigliato tenere in un ambiente sicuro e lontano da gatti estranei i piccoli fino a questa età.
Prevenzione
Il modo migliore per proteggere il gatto dalla FeLV è tenerlo al sicuro, lontano da altri gatti che potrebbero essere positivi alla malattia. Questa regola vale maggiormente fino agli 8 mesi di età, momento in cui il gatto raggiunge la massima resistenza immunitaria a questo virus. Tuttavia ciò non significa che il gatto sia immune, ma solo che ha maggiori probabilità di guarire dalla malattia. I gatti che vivono in casa, esclusivamente con altri gatti non infetti e non portatori, non corrono alcun rischio di ammalarsi.
Nelle zone rurali, come montagne e campagne, per un gatto che esce di casa, è meno probabile contrarre la malattia, in quanto solitamente vi è una minore quantità di gatti randagi potenzialmente infetti.
I gatti sterilizzati hanno meno probabilità di entrare a contatto con il virus, poiché per indole saranno meno propensi a innescare lotte contro altri gatti. Durante la lotta, tramite i morsi e quindi la saliva, il virus ha altissime probabilità di essere trasmesso.
Vaccinazione
È possibile vaccinare i gatti contro la FeLV. Il vaccino garantisce un'efficacia dell’ 80-85%.
È molto utile vaccinare gatti randagi e colonie per fermare la diffusione in ambienti non controllati in cui altrimenti il contagio coinvolgerebbe il 100% dei gatti.
La possibilità di vaccinare un gatto deve essere preventivamente valutata da un veterinario attraverso dei test.
I cuccioli devono essere vaccinati con un'iniezione di 3 dosi. La prima tra le 8 - 9 settimane di età. La seconda dose a 12 settimane e la terza ad 1 anno di età. In seguito è sufficiente un richiamo ogni 2 - 3 anni. Bisogna sempre considerare che un gatto che vive da solo in casa, o con altri gatti anch’essi non infetti, non ha bisogno di essere vaccinato se si ci assicura che non esca di casa e che in casa non entrino altri gatti il cui stato di salute è incerto.
Cura
L’unica cura autorizzata in Europa è l'interferone omega, in grado di ridurre il tasso di mortalità, in assenza di altre complicazioni, dal 50% al 20%.
Il farmaco è commercializzato con il nome di Virbagen Omega ed è prodotto da Virbac.
Informazioni ufficiali sul farmaco potete trovarle in questo pdf sul sito dell’EMA ( l’agenzia Europea del farmaco).